Un aspetto poco noto dell’economia Veneto-Cretese : Il commercio delle pelli nella seconda metà del Trecento (dai registri notarili candioti)

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.39-40, 2009, pages 57-89

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57-89
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I manuali di mercatura e alcune delibere del Senato veneziano attestano come nel corso del Trecento la Repubblica adriatica talora si avvalesse, per la sua prospera industria delle pelli, anche del pelame di Candia. Per quanto significative, tali testimonianze richiedono tuttavia ulteriori approfondimenti. E invero, i cartulari, specie gli inediti, dei notai attivi a Candia nel secolo XIV conservano un numero non ampio, ma pur sempre indicativo, di atti concernenti il comme rcio delle pelli. Attraverso la loro lettura è dunque possibile delineare un primo quadro d’insieme sia sull’entità delle vendite di pellame sia sulla tipologia degli animali le cui pelli erano destinate al mercato e sul loro prezzo, così come sull’identità degli individui a vario titolo impegnati in questo settore. In particolare, nell’ambito di tale commercio merita di essere sottolineato il ruolo svolto dagli appartenenti alla comunità ebraica, così come rilevante è la loro pre senza nell’attività della concia, senza che ciò implichi tuttavia una loro marginalizzazione professionale. L’insieme dei documenti a nostra disposizione suggeriscel’ idea che nel corso del Trecento ci sia stato in Creta un notevole svil uppo della produzione conciaria; nondimeno essa, appare volta a soddisfare in primo luogo la domanda locale, senza che ne consegua una forte corrente di esportazione, sicché non sembra possibile parlare di Candia come di un effettivo emporio internazionale del cuoio e delle pelli.
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