Μια κρητική εικόνα του αρχαγγέλου Μιχαήλ στο Ιστορικό Μουσείο Μόσχας και το μεγάλο ταξίδι της
Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.39-40, 2009, pages 305-313
Issue:
Pages:
305-313
Author:
Abstract:
L’icona, datata nel XVII secolo, si esamina dal punto di vista iconografico e collezionistico. Si tratta di una rappresentazione del Michele «psicopoinpo», assai particolare nell’ambito della pittura postbizantina. Secondo l’iconografia diffusa l’arcangelo armato di spada calpesta un corpo esanime tenendo in mano l’anima personificata del defunto. Nell’icona di Mosca, l’arcangelo non ha questo aspetto violento: la sua funzione di psicopoinpo viene indicata dal verso riportato sul rotolo, tratto da un inno di Romano il Melode, grande innografo del VI secolo. Per quanto riguarda la storia collezionistica dell’icona, si ritiene che essa fosse riprodotta da Jean-Baptiste Séroux d’Agincourt in un suo disegno, oggi conservato nella Biblioteca Apostolica Vaticana. Nel disegno Séroux d’ Agincourt copiò un ’icona che apparteneva a Francesco Saverio de Zelada (1717-1801), cardinale potente nella Roma di Pio VI e grande collezionista. L’icona del
Museo di Mosca si identifica quindi con l’icona dell’arcangelo Michele, finora considerata scomparsa, che faceva parte della ricca collezione di primitivi del Zelada. Agli inizi del Novecento, l’icona si trovava già in Russia, appartenendo alla collezione del banchiere L. K. Zubalov. Dopo la morte di esso, gli eredi donarono la sua collezione al Museo Rumyantsev, dove l’icona rimase dal 1917 fino alla chiusura del museo nel 1922. In seguito si trasferì al Museo Storico di Mosca, nel quale si trova fino ad oggi. Seguendo questo lungo percorso, l’ articolo inserisce la fortuna dell’icona postbizantina nella storia del collezionismo italiano e russo.
Subject:
Notes:
Περιέχει σημειώσεις, Θα ήθελα να ευχαριστήσω θερμά την διευθύντρια του Ελληνικού Ινστιτούτου Βυζαντινών και Μεταβυζαντινών Σπουδών Βενετίας, καθηγήτρια κ. Χρύσα Μαλτέζου, για την προθυμία της να συμπεριλάβει το άρθρο μου στον παρόντα τόμο. Επίσης για την βοήθειά τους τον επίσκοπο Θερμοπυλών και ηγούμενο της I. Μ. Κοιμήσεως Θεοτόκου Πεντέλης κ. Ιωάννη Σακελλαρίου και τον αρχιμανδρίτη π. Νεκτάριο Καρσιώτη, τον φωτογράφο κ. Sergio Martucci και την κ. Βασιλική Αντωνίου, χειρίστρια ηλεκτρονικού υπολογιστή στο Ινστιτούτο Νεοελληνικών Ερευνών τ
ου Εθνικού Ιδρύματος Ερευνών.