Tο ζήτημα της ταφής των Ελλήνων της Βενετίας (τέλη 15ου - αρχές 16ου αιώνα)

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.41-42, 2011, pages 115-137

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115-137
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Attraverso le testimonianze fornite dal processo della Causa nationis grecor um cum plebano Sancii Blasii super profanatione cimiterii del 1525, conservato presso F Archivio Storico del patriarcato di Venezia, questo studio si propone di ricostruire il percorso delle difficoltà che i Greci di Venezia dovettero affrontare fin dal XV secolo, allo scopo di ottenere uno spazio destinato alla sepoltura dei loro morti. Come i Greci affermarono nel processo, tale luogo fu stabilito dalle autorità ecclesiastiche di Venezia nel campo della chiesa di San Biagio. All’ inizio del XVI secolo, il pievano latino di San Biagio Giovanni a Vinea affitò il campo della chiesa al carpentiere Domenico e lui trasformò il luogo in cantiere navale. Per risolvere il problema della profanazione del loro cimitero, i Greci arrivarono al punto di rinunciare alle bolle papali favorevoli nei loro confronti ed a sottomettersi alla giurisdizione del patriarca di Venezia. La questione della se poltura dei Greci fu risolta soltanto quando la Confraternita di San Niccolò ottenne dalle autorità di Venezia il permesso di comprare e ili costruire la propria chiesa nella contrada di San Antonino.
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Περιέχει σημειώσεις, Θα ήθελα να ευχαριστήσω τη διευθύντρια του Ελληνικού Ινστιτούτου βυζαντινών και μεταβυζαντινών σπουδών της Βενετίας, καθηγήτρια κ. Χρύσα Α. Μαλτέζου για τις πολύτιμες συμβουλές και τις παρατηρήσεις της. Ευχαριστώ επίσης την κ. Δέσποινα Βλάσση, βιβλιοθηκάριο του Ελληνικού Ινστιτούτου για τις σημαντικές υποδείξεις που συνέβαλαν στην ολοκλήρωση της παρούσας μελέτης.