Το Αγιοφάραγγο και τα χριστιανικά ασκητάρια της νότιας Κρήτης

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.41-42, 2011, pages 423-430

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423-430
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La catena montuosa degli Asterousi è lambita a Sud dalle onde del MaiLibico e sovrasta da Nord la pianura di Messara. Non un caso se il suolo sacro degli Asterousi è stato calpestato da giganti dello spirito come lo ierapostolo Nikon il «metanoìte» e dal «maestro di Creta» Iosif Filagris - che eresse il monastero dei Tre Gerarchi all’ombra del Cofina e fu in seguito eletto papa Alessandro V - il quale nel 1392 parlò alla sagra del monastero di Pietro e Paolo nei pressi di Paranìnfus (oggi quel che se ne conserva è noto come cappell a di S. Paolo) e che la chiesetta di Santa Irene sui monti Asterousi fosse di proprietà del cardinale di Santa Sabina Bessarione.Non sembri strano se affermiamo che «la cristianizzazione di Creta si deve a un naufragio». Quello che fece arenare la barca di S. Paolo, costretta a prendere terra a causa del maltempo in località Buoni Porti (Atti degli Ap. 27,8). In quello stesso luogo, nel famoso Aghiofarango, fece la sua c omparsa il monachesimo nella sua forma anacoretica. Alcune grotte del centro-Sud di Creta furono trasformate in eremitaggi, fra questi, alcuni diedero vita a monasteri. Elenchiamo le grotte-eremitaggio più importanti. Il Goumenòspilio a Aghiofàrango, i «Santi» Eutichio e Eutichianò, la Vergine di Martsàlou, S. Giovanni il Teologo nel villaggio costiero di Kapetanianòn, il Varvakòspilio, la grotta di S. Antonio, le grotte-eremitaggi di Koudoumà, di S. Nikìta, le chiesette e i romitaggi costruiti sui monti del centro-Sud cretese tra gli storici monasteri di Apezanòn e Koudoumà. Qui si trovano la porta di accesso e le fondamenta della Creta cristiana,
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Περιέχει σημειώσεις, Ανακοίνωση στο 11ο Διεθνές Κρητολογικό Συνέδριο (Ρέθυμνο, 21-27 Οκτωβρίου 2011).