Το τελευταίο αυτόγραφο σημειωματάριο (1613-1616) του Γαβριήλ Σεβήρου

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.13, 1976, pages 111-151

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111-151
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Oggetto di questo studio è l’ultimo taccuino autografo di Gabriele Seviros che si conserva nell’archivio dell’Istituto Ellenico di Venezia (Reg. 82 = manoscritto greco 14z). Si tratta di un quaderno ripartito in ordine alfabetico dove il metropolita di Filadelfia annota le sue preoccupazioni personali, gli scambi commerciali e gli affari giornalieri durante il quadriennio 1613 -1616. Dal punto di vista biografico quindi il contributo di questo taccuino si limita agli ultimi anni di Gabriele Seviros a Venezia, prima del suo fatale viaggio a Zante. Tra l’altro vengono alla luce dati sui suoi rapporti con il principe di Valacchia Radulo (1611 - 1616) e con il metropolita di Ungarovalacchia e noto copista Luca da Gipro (1603 -1629). Si nota inoltre il suo interesse perii vescovo di Citera Dionisio Catilianòs (1609 - 1630). Rilevante è anche l’importanza linguistica del taccuino, scritto in gran parte in lingua greca volgare dell'epoca con evidente influenz a dell’ambiente italofono. Infine, a causa del suo carattere personale, questo taccuino ci aiuta a conoscere meglio la psicologia di Seviros, rivelando tratti della sua personalità che non risultano dai documenti ufficiali.Le note vengono pubblicate in modo diplomatico. La loro numerazione e, dove si ritiene necessario, la loro suddivisione mirano a rendere maneggiabile il materiale edito. Seguono commenti al testo. Il lavoro si conclude con tre elenchi delle persone e dei luoghi, delle parole linguisticamente notevoli e della sequenza cronologica delle note.
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