Τρεις πρώτες εκδόσεις (1548-1549) από το τυπογραφείο του Βασιλείου Βάρελη και ο Μητροφάνης Καισαρείας

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.20, 1990, pages 218-252

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218-252
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Con un atto notarile datato 18 maggio 1545 viene fondata a Venezia una nuova tipografia greca, la quale ebbe una breve durata. I fondatori furono il metropolita di Cesarea di Cappadocia Mitrofanis, che fu anche esarca patriarcale in Italia (dicembre 1546-giugno 1549), noto soprattutto per il suo viaggio a Roma per il quale fu accusato di perseguire di sua iniziativa l΄ unione delle due chiese, Demetrio Marmaretos, mercante di Pera di Costantinopoli ed ex gastaldo della Confraternita greca, Silvestro de Odino, aneli’ egli mercante di Costantinopoli, e Basilio Varelis di Corfu, codicografo, tipografo e più tardi parroco della chiesa di San Giorgio dei Greci. Erano presenti come testimoni dell’ atto gli eruditi Andronico Nuncio e Nicola Malaxos, grande protopapà di Nauplia, entrambi noti nel mondo della tipografia greca dell’ epoca. Lo scopo della società era l΄ edizione dell’ «Anthologion», libro liturgico della chiesa ortodossa. Demetrio Marmaretos ch iese ed ottene dal Senato veneto per conto della società il privilegio di stampa sia per l΄ «Anthologion» (20 luglio 1548), che per altri due libri: un «Nomimon» (Nomocanone) (16 febbraio 1549) e un «Eirmologion» (15 ottobre 1549).L’ autore, presentando notizie edite ed inedite, ricostruisce la storia dell’ attività editoriale di Marmaretos-Varelis e degli altri, illustra lo status socioeconomico dei membri della società e dimostra che tutte e tre l΄edizioni programmate furono realizzate. In appendice è pubblicato tutto il relativo materiale archivistico.
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Περιέχει παράρτημα και σημειώσεις, Η μελέτη αυτή οφείλει πολλά στον δάσκαλό μου καθ. Ν. Μ. ΓΙαναγιωτάκη. Τον ευχαριστώ κι από τη θέση αυτή θερμά- για την πολύπλευρη, όπως πάντα, βοήθειά του. Θα ήθελα ακόμη να ευχαριστήσω τον κ. Δημήτριο Αποστολόπουλο, γιατί πρόθυμα έθεσε στη διάθεσή μου τις γνώσεις του για το «Νόμιμον»∙ την Δέσποινα Βλάση, τον Στυλιανό Λαμπάκη και την Μαρία Πέττα για τις βιβλιογραφικές και αρχειοδιφικές εξυπηρετήσεις τους.