Η φιλομεταρρυθμιστική δράση του Φραγκίσκου Πόρτου στη Μόδενα και στη Φερράρα και η δίκη του από την Ιερά Εξέταση της Βενετίας (1536-1559)

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.18, 1981, pages 7-118

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7-118
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Nel presente lavoro viene pubblicato e commentato il processo intentato dall’Inquisizione di Venezia (1558) per l’atteggiamento filoprotestante di Francesco Porto, celebre filologo cretese, che negli anni successivi al processo (1561-1581) sviluppò una notevole attività didattica nell’università calvinista di Ginevra. Con l’occasione della pubblicazione del processo veneziano che, dopo la confessione e l’abiura di Porto, ebbe come esito una condanna senza gravi conseguenze, viene esaminata, nei due primi capitoli (pp. 9-55), l’anteriore attività filoprotestante di Porto (finora ignota) a Modena (1536-1545) e a Ferrara (1545-1554). Il Porto insegnò nella prima di queste due città come professore pubblico di lingua greca e si distinse come membro attivo dell’Accademia del luogo, conosciuta per il suo orientamento filoprotestante. Nella seconda città, la capitale del Ducato, occupò una carica universitaria e anche il posto di precettore di due fi gliuole del duca Ercole II d’Este e di Renata di Francia, nota per la sua simpatia verso il calvinismo, che contava il Porto fra i suoi intimi.In appendice vengono pubblicate una lettera di Giovanni Osimano al Porto (1549) e due lettere autografe (l’una in greco e l’altra in latino) di Porto (1558 e 1560) al giurista ed erudito svizzero Bonifazio Amerbach.
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