Οι κάτοικοι της κρητικής υπαίθρου κατά το 16ο και 17ο αιώνα : κοινωνικο-πολιτικά γνωρίσματα και πρακτικές εκπροσώπησης

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.32, 2002, pages 97-152

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97-152
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In questo studio si prende in esame l’organizzazione della campagna di Creta dal punto di vista sociale e politico durante l’ultimo periodo del dominio veneziano. Un’ istituzione molto importante per i villaggi cretesi era la rappresentanza dei loro abitanti. I rappresentanti (όμότες / motti / omoti / zuradi / τζουράδοι, come anche contestabili / κοντόσταβλοι) erano stati in­caricati di compiti vari: dovevano sorvegliare l’ordine, ripartire le "angarie”, incassare alcuni contributi e riferire alle auttorità locali le richieste della popolazione. I legami dei rappresentanti con i castellani, cioè i loro elettori, e con i feudatari, come pure le loro limitate possibilità di azione nel campo politico resero difficile il funzionamento dell’istituzione.I processi collettivi localizzati in campagna erano informi e fino alla fine del dominio veneziano non avevano acquisito caratteristiche politico­sociali del tutto codificate. L o stato giuridico-sociale delle popolazioni agrarie non si era consolidato e in questo quadro i villaggi cretesi (casali) non si erano configurati in comuni con i propri organi colletivi ufficiali. Di conseguenza gli abitanti non riuscirono ad ottenere Γ eccezionalmente importante diritto di inviare a Venezia legazioni autonome, nonostante le relative proposte di alcuni dignitari veneziani al l’amministrazione centrale. Le proposte non si realizzarono, perché l’organizzazione politica più completa dei contadini avrebbe potuto avere come risultato il loro eccessivo rafforzamento, con tutta probabilità pericoloso per il dominio veneziano.
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Περιέχει σημειώσεις, Ο αρθογράφος ευχαριστεί θερμά την κ. Αναστασία Παπαδία-Λάλα, καθηγήτρια του Πανεπιστημίου Αθηνών, για το γόνιμο επιστημονικό διάλογο και τις βιβλιογραφικές υποδείξεις της. Ευχαριστίες οφείλει επίσης στην καθηγήτρια κ. Χρύσα Μαλτέζου, διευθύντρια του Ελληνικού Ινστιτούτου Βυζαντινών και Μεταβυζαντινών Σπουδών της Βενετίας, για τις μακρές επιστημονικές συζητήσεις στη Βενετία και τα βιβλιογραφικά στοιχεία που του υπέδειξε, καθώς και στον κ. Χαράλαμπο Γάσπαρη, διευθυντή ερευνών στο Ι.Β.Ε./ Ε.Ι.Ε., για τη βοήθειά τ υ σε ζητήματα σχετικά με τους αγρότες στην πρώιμη βενετοκρατία στην Κρήτη.