Η εκλογή του πρωτοπαπά Ζακύνθου και το ζήτημα της επισκοπής Κυθήρων κατα την περίοδο της βενετικής κυριαρχίας

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.38, 2008, pages 349-370

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349-370
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Le questioni studiate sono il risultato della parallela indagine della bibliografia e delle fonti, che ha condotto a risposte differenti da quelle fino ad oggi formulate.1. Protopapas di Zante. Dallo studio delle fonti si accerta che fino al 1601 la locale amministrazione veneziana era responsabile della nomina del protopapas. Venezia, cedendo nel 1601 il diritto di elezione al Consiglio della comunità di Zante, rinunciava con ciò ai suoi diritti, come aveva fatto anche altre volte con la cessione della facoltà di elezione di persone ad altre cariche pubbliche. Quanto alla questione della consacrazione sembra che il protopapas di Zante non la ricevesse, ma che, come il gran protopapas di Corfu, venisse investito di una carica ecclesiastica senza la procedura canonica.2. Vescovado di Cerigo. Dallo studio della bibliografia si deduce che in sostanza non esistono informazioni sulla condizione della chiesa di Cerigo prima della seconda metà del XVI secolo. Sembra c he il vescovado di Cerigo rimanesse vacante probabilmente dall’inizio della dominazione latina fino alla ricostituzione del vescovado con la nomina del vescovo Dionisios Stronghilos nel 1569-1570. Nel frattempo aveva assunto l’incarico un sacerdote con il titolo di protopapas. Per quanto concerne la nomina e l’ordinazione del vescovo, si desume che la sua elezione avveniva fino al 1636 esclusivamente dal metropolita di Malvasia e dal suo sinodo; il neoeletto vescovo poi riceveva la ratifica della sua nomina dall’amministrazione centrale veneziana e in seguito assumeva il vescovado dalle locali autorità veneziane. Dalla metà del XVII secolo la nomina fu affidata al Consiglio della comunità di Cerigo, il quale eleggeva esclusivamente un candidato del luogo. L’eletto veniva ordinato dal metropolita di Malvasia, al quale era sottoposto.
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