Αι δε των χαλκογράφων αμαρτίαι... : πρόλογοι και αφιερωτικά κείμενα σε ελληνικές εκδόσεις της Ιταλίας, 1476-1521

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.31, 2001, pages 137-156

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137-156
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Le prefazioni e le lettere di dedica delle prime edizioni greche stampate in Italia (dal 1476, anno di pubblicazione del primo libro greco, fino al 1521, inizio dell’attività tipografico-editoriale di Andrea Cunadis, che era il primo di organizzare la stampa dei libri per i Greci) hanno una funzione documentaria per la produzione dello stampato durante le prime decade della tipografia. Dovevano informare per l’edizione, ringraziare i nobili protettori-finanziatori e inoltre essere il mezzo di pubblicità. La maggior parte di questi stampati sono opere classiche, grammatiche e lessici, che erano destinati ai lettori —sia Italiani sia Greci— gentili, studenti e dotti dell’epoca umanistica. Il Rinascimento incoraggiava l’edizione di tali testi e i dotti bizantini, esili dalla patria dopo la Caduta di Costantinopoli, hanno dedicato gran parte della loro attività lavorando per la tipografia come editori, correttori, traduttori, tipografi. Le prefazioni e l e lettere dedicatorie dei libri greci presentano indubbie assomiglianze con quelli italiani. Tuttavia, hanno una speciale differenza, la quale proviene dalle speciali caratteristiche della tipografia greca e dai lettori stessi, che appartengono ai gruppi religiosi e sociali differenti. L’esame puntuale di questi testi può costituire un occasione di capire come il libro greco, usando quello italiano come archetipo, ha finalmente riuscito a creare la sua tradizione e allo stesso tempo di soddisfare i lettori.
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