Δύο διαθήκες των αρχών του 17ου αιώνα από το Παλαιό Αρχείο του Ελληνικού Ινστιτούτου Βενετίας

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.31, 2001, pages 181-209

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181-209
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Nei primi anni del XVII secolo le due figlie di Andronico Cubli da Napoli di Romania (Nauplion), Isabetta, vedova di Andrea Londano, e Graziosa, moglie di Pietro Manolesso, si rivolgono al notaio Federico Figolino per redigere il loro testamento. Le due donne non hanno figli, per cui lasciano il loro considerevole patrimonio ai loro famigliari (fratello, nipoti, primi cugini) e a conoscienti e parenti vari. Inoltre assegnano somme di denaro alla chiesa di San Giorgio, ai cappellani, per messe e commemorazioni, all’arcivescovo di Filadelfia, a povere fanciule della nazione greca per il loro matrimonio o la loro entrata al monastero, e ai principali ospedali e luoghi pii di Venezia. Tutte e due desiderano essere seppelite nella chiesa di San Giorgio dei Greci in una tomba (arca) privata e pertal scopo Graziosa destina 100 ducati e incarica suo fratello Lorenzo a far eseguire l’opera. La tomba verrà costruita parecchi anni più tardi, dopo la morte di Lorenzo, in seguito all’intervento dei nipoti Andrea e Nicolò, i quali versano la somma lasciata dalla zia insieme a quella stabilita da loro padre Lorenzo nel proprio testamento.
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