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Il testamento di Gabriele Seviros (1616) ed il regolamento dei suoi debiti (1617-1647)

• Στεργελλής, Αριστείδης

Il presente studio riguarda il testamento del primo arcivescovo della Confraternita greco - ortodossa di Venezia Gabriele Seviros (1577 - 1616) ed i problemi finanziari ad esso attinenti dopo la morte del prelato. L’ articolo è costituito da due parti. Nella prima, dove si precisa anche la data della morte di Seviros (21/31 Ottobre 1616), si dà l’edizione critica del testamento sulla base di tre manoscritti, di cui il più importante è quello scritto con caratteri latini dal notaio di Lesina Giacomo Leporino, sotto la dettatura, dall’originale greco, del monaco Iosafat Kolivas. La seconda parte esamina il modo con cui furono saldati i debiti del prelato. All’inizio si procedette alla vendita dei beni rimasti (fra l’altro anche della sua collezione di manoscritti che fu venduta al duca di Savoia nel 1619 e che si conserva oggi presso la Biblioteca Nazionale di Torino). Quando però si constatò che i beni di Seviros non erano sufficienti alla commissione preposta al regolamento delle pendenze, fu la Confraternita greca che si assunse questo impegno. Così i conti riguardanti i debiti del Seviros dopo il 1620 si trovano iscritti nei libri contabili della Confraternita, per cui possiamo seguire l’andamento dell’affare in tutti i suoi particolari fino all’anno 1647. Alla (ine dello studio si pubblicano due deliberazioni della Confraternita degli anni 1618 - 1628 riguardanti la questione.

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