Από ληστής πασάς : πρώτα βήματα στην άνοδο του Αλή πασά των Γιαννίνων (1750-1784)

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.6, 1969, pages 257-290

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257-290
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Da brigante a Pascià : i primi passi nell’ascesa di Alì Pascià di Giannina (1750-1784)
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L’ opera politica e la personalità singolare di Alì Pascià di Giannina (1750 - 1822) avevano suscitato, fin dal secolo scorso, un vivissimo interesse nell’Europa intera, manca però fino ad oggi nella storiografia uno studio su lui basato sulle fonti archivistiche. L’autore del presente studio, fondandosi principalmente su fonti inedite degli archivi di Venezia e di Costantinopoli, come pure di Parigi e di Londra, si occupa del primo periodo della vita di Alì, molto oscuro e poco esaminato fino al presente, cioè della sua origine, la sua giovinezza e la sua ascesa (1750 - 1784).Il primo importante antenato di Alì, Mutzo Husso, nato, come lui, nel villaggio albanese di Tebeleni, era capo di briganti, come anche i suoi due figli, Bekir e Muhtar, di cui figlio fu Veli, il padre di Alì. Veli, dopo aver combattuto e ucciso il suo cugino IsIàm Pascià (1759), fu promosso dalla Porta Ottomana (1762) al grado di mir-i miràn (= Pascià dai due pennacchi) e nominato governatore di Del vino. Morì però poco dopo, quando Alì aveva appena tredici anni. Alì nacque dunque intorno al 1750. Sui primi vent’anni della sua vita si sa poco. Come i suoi antenati, seguì la carriera di brigante e di militare e in essa fu sostenuto molto da sua madre, l’implacabile Hamko. La sua prima impresa attestata dai documenti ha avuto luogo nel 1772, quando prestò il suo aiuto militare a Kurt Ahmed Pascià di Berati contro il Pascià di Scodra. Ma presto fu malcontento di lui. E quando Kurt Pascià, caduto in disgrazia (1778), perse la carica di derbendler baçbugu (= sorvegliante generale delle gole e dei passi montani), che fu affidata ad un turco (Catalçah Haci Ali Pascià), quest’ultimo nominò Alì come suo sostituto. Questa funzione molto importante, esercitata da Alì per cinque mesi (1778/9), gli assicurò molte ricchezze e grande potenza. E quando Kurt Pascià recuperò questa medesima carica (marzo 1779), Alì trovò la forza di intraprendere contro di lui una lotta aspra e continua che finì per condurre ad uno scontro violento e di esito incerto (giugno 1782). Approfittando allora delle difficoltà che Venezia aveva con il Pascià di Delvino (affare di Butrotò), Alì non esitò a rivolgersi al Provveditore Generale da Mar a Corfu (1783) per promettere il suo aiuto e chiedere l’intervento del Bailo veneziano presso la Porta Ottomana in suo favore. Il passo riuscì. Alì fu promosso, come suo padre, al grado di Pascià (mir-i mîrân) e di governatore (mutasarnf) di Delvino. Questa promozione costituì il felice inizio della sua stupenda camera, che ormai passerà di successo in successo.
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Περιέχει σημειώσεις, Η μελέτη που δημοσιεύεται εδώ έγινε δυνατή χάρις στις υποτροφίες του Foreign Area Fellowship Program of the American Council of Learned Societies και του Social Science Research Council, που έδωσαν στον αρθρογράφο την ευκαιρία ν’ ασχοληθεί με την ιστορική έρευνα ανεμπόδιστος από άλλες υποχρεώσεις. Ευχαριστεί τους διευθυντές και το προσωπικό των διαφόρων Αρχείων για την πρόθυμη βοήθειά τους. Είναι ιδιαίτερα ευγνώμων προς τον καθηγητή και διευθυντή του Ελληνικού Ινστιτούτου Βενετίας κ. Μ. Μανούσακα για την εξαίρετη φιλοξενία, συνεχή συμπαράσταση και επιδέξια καθοδήγησή του στην εξερεύνηση των βενετικών Αρχείων. Ο κ. Stanford J. Shaw, καθηγητής της Ιστορίας στο Πανεπιστήμιο του U.C.L.A. και ο κ. Robert Lee Wolff, καθηγητής της Ιστορίας στο Πανεπιστήμιο του Harvard, ευγενέστατα διέθεσαν το χρόνο τους και του έκαμαν πολυάριθμες υποδείξεις που βελτίωσαν σημαντικά τη μελέτη του. Επίσης ευχαριστεί το συνάδελφό του Malcolm Peck για τις πολλές ώρες που αφιέρωσε για να συζητήσουν το θέμα. Θεωρεί καθήκον του να εκφράσει τη βαθειά ευγνωμοσύνη του προς τη μητέρα του, που πρώτη στα ξένα του ενέπνευσε την αγάπη και το ενδιαφέρον για την ελληνική ιστορία και τα ελληνικά γράμματα.