Το ιστορημένον Ευαγγέλιον του Ελληνικού Ινστιτούτου Βενετίας

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.1, No.1, 1962, pages 63-88

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63-88
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Il Vangelo miniato dell’ Istituto Ellenico di Venezia
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Viene descritto e studiato un codice miniato pergamenaceo di 414 fogli che fino ad oggi non si è trovato citato nell’archivio della Confraternita dei Greci Ortodossi di Venezia e che contiene passi evangelici trascritti secondo 1’ ordine in cui vengono letti ogni domenica in chiesa. Così il capolettera riccamente miniato è costituito di solito dalla lettera T, perchè nella chiesa orientale la lettura di ogni passo evangelico inizia con :Τφκαιρφεκείνφ (in quel tempo).Il testo è scritto su due colonne; sui due margini e sullo spazio vuoto tra le due colonne ci sono delle miniature che non superano, nelle figure, l’altezza di m. 0,033. Esistono inoltre una pagina interamente decorata che ricorda un tappeto orientale ed altre miniature che decorano i titoli. Viene dato il catalogo di tutte le miniature edecorazioni, nel complesso ammontanti al numero di 93, che si possono suddividere nei seguenti gruppi: a) scene del «dodekaorton» (le dodici feste di Gesù), b) figure delle scene evangeliche miniate sui due margini e sullo spazio tra le due colonne del testo, c) composizioni sparse su tutta una pagina ed una grande «Deisis» sul frontone della prima pagina, di cui viene studiata la provenienza,d) scene semplificate ridotte a pochissime forme in modo che la loro comprensione richiede il riferimento al modello iconografico originale,e) un gruppo di miniature in cui al contrario l’illustrazione di un passo evangelico è resa con una serie di composizioni. Questi due ultimi gruppi certificano la dipendenza del codice da altri con illustrazione molto estesa, come pure da codici con scene semplificate (Suppl. gr. 27 della Biblioteca Nazionale di Parigi, cod. 639 della Pierpont Morgan Library di New York, gr. 154 della Biblioteca di Vienna).Le composizioni che non presentano una scomposizione delle scene come la Natività, la Lavanda dei piedi, l’Annunciazione, il Battesimo, la Domenica delle Palme, Gesù davanti a Pilato, la Trasfigurazione, l’Assunzione di Gesù vengono riferite ad una iconografia che da una parte agevola la datazione del codice e dall’altra ne prova la derivazione da modelli dell’ Oriente cristiano. Concludendo si precisa la caratterizzazione di questi modelli orientali e l’origine orientale del codice dell’Istituto Ellenico di Venezia. Rapportando infine questo codice a quello del monastero di Chosoviotissa (ora al Museo Benaki di Atene) e con un altro della Biblioteca Ambrosiana (cod. 357) è possibile collocarlo nella seconda metà del XIII secolo. Sembra che il codice sia stato ordinato da Antonio Malakis ad un valente copista. La suddetta datazione viene confermata anche dal punto di vista paleografico.
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Περιέχει σημειώσεις, Ο αρθογράφος θέλει και από την θέσιν αυτήν να εκφράσει τάς θερμοτάτας ευχαριστίας του και την βαθειάν του ευγνωμοσύνην εις την Διευθύντριαν του Ινστιτούτου Δδα Σοφίαν Αντωνιάδη, καθώς και εις τον Γραμματέα του Ινστιτούτου κ. Σ. Μεσσήνην, διά την καλωσύνην των να του παράσχουν κάθε βοήθειαν και διευκόλυνσιν κατά την διάρκειαν της εις το ίδρυμα τούτο παραμονής του προς μελέτην των χειρογράφων., Πίν. Α΄-ΙΓ΄