An Unnoticed manuscript of Thucydides in the hand of Bessarion

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.7, 1970, pages 272-288

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272-288
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Un manoscritto di Tucidide scritto da Bessarione e sfuggito all’attenzione degli studiosi, I
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Alle ricerche sui manoscritti di Tucidide è sfuggita finora una lunga serie di «excerpta» dalle Historiae tucididee contenuti nel codice Marcianus Graecus 526 (collocazione 776) assieme ad altri rilevanti brani di autori greci antichi come Platone, Erodoto e Senofonte. Questi «excerpta», accompagnati da abbondanti note in margine, si trovano nei fogli 25 r - 47r. Il manoscritto, che non aveva ancora alcuna sigla, viene qui contraddistinto con la sigla Me, secondo il sistema di Kleinlogel. Dallo studio della scrittura di Me, dell’ex libris del codice, della natura dei passi scelti e delle note marginali risulta che Me è stato scritto da Bessarione, quando si trovava a Mistrà alla scuola di Giorgio Gemisto Pletone. Il cod. Marc. Gr. 526/776 è giunto a Venezia dopo la morte di Bessarione. È evidente che Bessarione, quando scriveva il Me, non aveva intenzione di redigere una copia integrale del testo di Tucidide, ma voleva solo perfezionare la sua conoscenza del greco antico attraverso il testo del famoso storico; ciò spiega il carattere frammentario del testo di Me ed il tipo delle note marginali, che non sono costituite da scolii di autori antichi, ma soltanto da parole rare o «belle» estratte dal testo a fianco. Tenendo presente questa intenzione di Bessarione, durante la redazione di Me, si spiegano anche in linea di massima le differenze testuali che si riscontrano tra Me e il testo trasmesso dagli altri codici. Spesso infatti gli «excerpta» presentano omissioni, trasposizioni ed anche condensazioni del testo tucidideo. Bessarione in genere trascriveva fedelmente e quando procedeva a dei cambiamenti, lo faceva, come risulta dall’ esame di molti passi di Me, seguendo determinati principi, che vengono qui esposti ed analizzati.La comparazione di Me con tre codici autografi di Pletone (codd. Marc. Gr. 379/520, 406/791 e 517/886), contenenti egualmente brani scelti da autori greci, dimostra che Bessarione seguiva un metodo diverso da quello del maestro. La tavola 24 (=Πίν. ΚΔ') riproduce uno specimen della scrittura e delle notizie bessarionee in Me.
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Περιέχει εικόνα και σημειώσεις, Πίν. ΚΔ΄