Έρευναι εν Βενετία

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.5, 1968, pages 45-118

Issue:
Pages:
45-118
Parallel Title:
Ricerche in Venezia
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Si tratta di un resoconto sulle ricerche condotte nelle biblioteche e negli archivi di Venezia da parte dell’autore durante il suo soggiorno (giugno - novembre 1968) come ospite dell’Istituto Ellenico.In principio l’autore si occupa dell’archivio della grande famiglia cretese Callergi. Una gran parte di questo archivio (più di duemila documenti) è pervenuta al Museo Correr. L’autore ha riunito i documenti che si riferiscono ai due più eminenti rappresentanti della famiglia durante il XVI secolo, i fratelli Antonio e Matteo Callergi. Su costoro ha raccolto notizie anche dall’Archivio di Stato di Venezia. I due testi però più importanti sull’argomento, che ha scoperto nel Museo Correr (Prov. Dia. 679c), sono l’epistolario di Antonio (erudito e bibliofdo) e l’ inventario dei beni mobili di Matteo (potente e ricco feudatario). Quest’ ultimo contiene anche un elenco dettagliato dei libri e dei manoscritti della biblioteca di Matteo, che certamente egli aveva ereditato da Antonio. Questo elenco rivela l’ampiezza della cultura di Antonio, morto prematuramente, e la grande ricchezza della sua biblioteca. L’autore si propone di redigere la biografia dei due fratelli sulla base dei documenti rinvenuti.In seguito vengono esposte le ricerche e le scoperte dell’autore sull’Accademia della città di Candia. Ha trovato poesie italiane scritte dal nobile cretese e membro dell’Accademia Vincenzo Cornaro, le quali rendono ora molto probabile il fatto che costui sia effettivamente il poeta del «Erotocritos». Vincenzo era fratello di Andrea Cornaro, il più eminente erudito di Candia e presidente dell’Accademia. Questo Andrea fu anche (e non il suo omonimo primo cugino) l’autore della nota inedita storia di Creta. Un gran numero di poesie italiane di Andrea Cornaro è stato ritrovato nei manoscritti del Museo Correr. Queste poesie sono indirizzate a dotti cretesi o italiani, molto probabilmente membri anch’essi dell’Accademia di Candia, e verranno edite dall’autore in collaborazione con A. L. Vincent. D’altra parte, sono stati riuniti e studiati tutti i manoscritti della storia inedita di Creta di Andrea Cornaro, che hanno così raggiunto il numero di 16, mentre fino ad oggi se ne conoscevano solo 8. Questa storia offre informazioni anche su molte persone di Can dia, intorno allo quali l’autore del presente studio ha raccolto elementi, Ira cui le più importanti sono Giovanni Verghizzi e Francesco Barozzi, eminente matematico, scrittore e possessore di codici.Infine vengono esposte le ricerche dell’autore sulla famiglia cretese Zeno. Francesco Zeno fu cognato di Andrea Cornaro. Un altro Francesco, figlio del nipote del primo, fu dapprima vicario dell’arcivescovo latino di Candia e amministrò in sostanza la chiesa di Candia per otto anni (1650 - 1658). Francesco Zeno si distingueva per la sua vasta cultura e la preparazione filologica, come dimostrano i suoi manoscritti conservati presso la Biblioteca Marciana, che l’autore ha riunito e studiato. Più tar di Francesco divenne vescovo di Capodistria (1660) e morì nel 1680. I suoi manoscritti pervennero dopo la morte in possesso dei suoi due nipoti, uno dei (piali fu Apostolo Zeno, il noto erudito e poligrafo del XVIII secolo. Il catalogo autografo dei manoscritti di Francesco, che ci è stato tramandato, contiene anche opere in lingua volgare della letteratura cretese («Erofìli», «Sacrificio di Abramo», «Voscopula» e altre), come anche opere ignote fino ad oggi che sembra siano state conosciute e studiate dallo Zeno. Queste ricerche dell’autore a Venezia hanno rivelato l’esistenza a Creta, durante l’ultimo secolo della dominazione veneziana, di un ragguardevole movimento culturale e di un circolo di numerosi eruditi e scrittori in lingua greca e italiana, sui quali fino ad oggi si conosceva poco o niente. Così si aprono nuovi orizzonti per la ricerca storica e filologica su Creta veneziana.
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Περιέχει εικόνες, πίνακες και σημειώσεις, Ο Διευθυντής του Ελληνικού Ινστιτούτου Βενετίας καθ. κ. Μ. Ι. Μανούσακας, τον όποιον θερμότατα ευχαριστεί ο αρθρογράφος και εντεύθεν διά την συμπαράστασιν και τας πολλάς υποδείξεις του, έκρινε σκόπιμον και χρήσιμον την δημοσίευσιν της εκθέσεως την οποίαν συμφώνως προς τον νόμον υπέβαλε εις αυτόν περί των ερευνών μου εν Βενετία. Η έκθεσις δημοσιεύεται σχεδόν αυτούσια, με ελαχίστας βελτιώσεις και συμπληρωματικήν βιβλιογραφίαν καί με την προσθήκην λεπτομερών ευρετηρίων., Πίν. Ε΄-Ι΄