«Τράπεζες μαρτύρων» : Η σημασία του όρου και η τύχη του στην ελληνική βιβλιογραφία

Part of : Δελτίον της Χριστιανικής Αρχαιολογικής Εταιρείας ; Vol.32, 1989, pages 101-106

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“Mensae martyrum” : Il significato del termine e la sua sorte nella bibliografia greca
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Nel 1932 G. Sotiriou pubblica la lastra 128 del MuseoBizantino di Atene, corredata da un'iscrizione che cita inomi di cinque martiri e che porta altrettante cavità,corrispondenti ai nomi stessi. Lo studioso è il primo adidentificare tale lastra come una "mensa martyrum". Insieme ad essa Sotiriou riporta anche altre lastre funerarie, trovate in Grecia, e le mense polilobate greche, conosciute fino allora, attribuendo a tutte un carattereanalogo a quello delle "mensae martyrum". Formulaquindi una teoria, secondo la quale le mense polilobateerano "mensae martyrum".Si crea cosi nella bibliografia greca una tradizione cheidentifica le mense polilobate come "mensae martyrum". Tali "mensae" però, rinvenute principalmentenel Nord Africa, sono monumenti di un diverso carattere. Sono di vari tipi e molto spesso sono fornite diiscrizioni che citano i nomi dei martiri, a cui vengonodedicate. Prima si credeva che fossero poste sopra leεποχής, τόσο στά κοινά όσο καί στά λατρευτικά.Είναι σαφέστερο επομένως καί επιστημονικά ορθότερο, όταν αναφερόμαστε π.χ. στην τράπεζα τής 'Εφέσου, νά τή χαρακτηρίζουμε «πολύλοβη πεταλόμορφητράπεζα» καί όχι «τράπεζα μαρτύρων», ονομασία άλλωστε πού ή ϊδια ή θέση εύρεσης της διαψεύδει50.48. Δ. Πάλλας , ΠΑΕ 1958, σ. 131, πίν. 106α. Ό ίδιος , Scopertearcheologiche in Grecia negli anni 1956-58, RACr 35 (1959), σ. 210,είκ. 26. Roux, ο.π., σ. 194, αριθ. 145.49. Κατά τόν καθηγητή Πάλλα, ή τράπεζα αύτη αποτελούσε ενα απότά παρατραπέζια, πού βρίσκονταν εσωτερικά καί εξωτερικά τοϋφράγματος τοϋ πρεσβυτερίου στή βασιλική τοϋ Λεχαίου: D. Pallas, Monuments et textes, ΕΕΒΣ 44 (1979-1980), σ. 41, ύποσημ. 2. σ.50.50. Βλ. ύποσημ. 45.tombe dei martiri; ma come ha dimostrato Y. Duval, nella sua splendida opera "Loca sanctorum Africae", talimanufatti, non erano in rapporto con tombe ο reliquie,ma stavano probabilmente nelle chiese ο nei martini eservivano a ricevere offerte per i martiri.Al contrario, le mense polilobate appartengono ad untipo con delle caratteristiche comuni e ben definite. Essendo prodotti di massa, non hanno un solo uso. Possono essere usate, a secondo dei casi, sia come tavole veree proprie, per uso domestico, sia come mense liturgiche.Il loro ruolo preciso nella liturgia non si conosce ancora. Ma d'altra parte non esistono anche testimonianzesulla loro utilizzazione nel culto dei martiri. E ovvioallora che si debbano distinguere dalle "mensae martyrum" e che si debbano chiamare semplicemente "mensepolilobate", termine che corrisponde ad un tipo concreto e ben definito e che non richiama un eventuale uso,del quale non esiste nessuna prova.
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